21 DIC '20
Mani stanche e cuore leggero
Nelle notti più silenziose e lunghe dell’anno è giunto il tempo del riposo, il tempo del silenzio... il Natale di e-Project rispetterà questa tradizione. Non ci siamo mai fermati, abbiamo sperimentato lo smart working (in realtà più home working), abbiamo sofferto e abbiamo avuto paura, ma siamo andati avanti di continuo. Quindi per noi questo è il tempo del riposo.
Le luci di Natale quest’anno sembrano essere malinconiche. Cariche di umidità, illuminano strade vuote e finestre chiuse. Un Natale diverso, un Natale dimesso, un Natale speciale.
Quante emozioni ci ha portato quest’anno: incredulità, angoscia, paura, sgomento, dolore... poi speranza, gioia, voglia di evadere, abbandono... poi di nuovo attenzione, rabbia, impotenza, sospetti, negazioni, accettazione, infine rammarico e stanchezza...
I nostri cuori sono stanchi e le nostre mani non riescono più ad alzare la loro voce!
Per questo non resta altro che augurare a tutti voi un Natale di pace: di pace con voi stessi, di pace per il resto del Mondo, un Mondo che condivide questa pandemia e non sa come rialzarsi.
Non ce ne vogliano i negazionisti se la chiamiamo pandemia: il termine deriva dal greco antico pándemos, “ciò che interessa tutte le persone”, “pubblico”, “generale” ed è la diffusione di una malattia epidemica in vaste aree geografiche su scala globale, coinvolgendo di conseguenza gran parte della popolazione mondiale, nella malattia stessa o nel semplice rischio di contrarla.
La pace è fatta di momenti, ma soprattutto di attitudini. Momenti di ricerca, di condivisione, di dialogo, di informazioni, di rabbia, di manifestazioni, di richieste... ma principalmente di accettazione, di fiducia, di ascolto, di compromessi.
Il nostro essere persone umane singole, porta inevitabilmente la nostra mente a ragionare egoisticamente, non per cattiveria, ma per obiettivi individuali, per logica.
Quindi ogni scelta o privazione, viene vista dalla nostra mente come una perdita, come un nostro diritto negato.
Il nostro cuore e le nostre mani ci dovrebbero aiutare in questo: il cuore dovrebbe saper capire, accettare, condividere; la mani dovrebbero rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare per recuperare questa privazione.
...ma non a Natale, non in questo momento.
Oggi vi invitiamo a riposare mani e cuore, ad abbandonare la mente ad un pensiero diverso. Non per non curanza, non per mancanza di passione, ma per rifiatare, per recuperare le energie necessarie per continuare a vivere.
Il nuovo anno sarà sicuramente diverso da questo appena passato, vi potrei dire “Buon Anno Nuovo!” e cavarmela con frasi fatte di rito.
Ma non vi diremo nulla di tutto ciò, non vi manderemo auguri e speranze, perchè abbiamo fatto così lo scorso anno e anche gli anni passati... vi diciamo solo di riposare, di mettervi sul divano più comodo, sulla poltrona più rilassante, davanti al camino più caldo e lasciare le braccia molli cadere lungo i fianchi, mettere una musica che amate, volgere lo sguardo verso il panorama più bello (anche se immaginato) e fare in modo che il vostro cuore batta con un ritmo lento e cadenzato...
La nebbia a volte cattura meglio i nostri momenti di sconforto, i nostri momenti di tristezza, ma per noi che viviamo nella Bassa non è così... la nebbia porta a noi silenzio e abbracci, meraviglia e protezione. I campi avvolti dalla nebbia sembrano figure irreali che ci circondano.
Un nostro amico di collina ci racconta che lui alcune mattine d’autunno con nuvole basse si alza e guarda verso la pianura e vede un lago grigio dal quale spuntano piccoli alberi, monti più alti, campanili di chiese, tetti di case e si immagina di avere sassi piatti da poter lanciare su quel lago immobile e silenzioso...
Un altro nostro amico ci dice spesso che si alza di notte, d’estate, ma anche nelle notti invernali limpide e sale su in alto, in un luogo distante dalle luci, lontano dal passaggio di macchine e persone... e alza il cielo verso le stelle. Stende un pannetto o si rannicchia sotto ad una coperta e si perde cercando di contare le luci e nella speranza di riconoscere le costellazioni...
Trovate anche voi questa sensazione di nebbia inebriante, di laghi di nuvole, di cieli stellati! Per alcuni sono manti nevosi infiniti, per altri tempeste in un mare invernale, altri ancora la vedono nell’orizzonte sconfinato, altri negli occhi delle persone care...
Questo è il nostro augurio più intenso, questa è la nostra speranza più grande... che il vostro mondo per questi giorni sia in Pace... ci rivediamo al risveglio.
Vi comunichiamo che saremo chiusi per festività natalizie dal 24 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021.
Le attività di e-Project riprenderanno il 4 gennaio 2021.